Il tangram (in cinese 七巧板; pīnyīn qī qiǎo bǎn) è un gioco rompicapo cinese. Il nome significa "Le sette pietre della saggezza". Pur essendo comunemente ritenuto di origine molto remota nel tempo, le più antiche fonti conosciute non lo nominano, però, che verso il XVIII secolo.


La sera prima del giorno di
Carnevale, un gallo si dimenticò di mettere la sveglia prima di andare a dormire. Il giorno dopo, una gatta disse al
gallo: “Sveglia!!Sveglia,è Carnevale! Corri e vai a metterti il vestito!”
Il gallo si svegliò e andò a mettersi una maschera. Anche la gatta
pensava di averne uno, ma non lo aveva.
Quindi, chiese al gallo se aveva un altro vestito per lei. Il gallo rispose di
no,ma gli venne un idea e, con un po’ di stoffa e lustrini, si mise a cucirne
uno. Il gallo diede il vestito alla gatta e così festeggiarono il Carnevale.
C’era una volta un aquilone che volava in cielo. Un giorno una
lumaca decise di andare a dormire e dopo che aveva dormito un’ora cominciò a
tirare un forte vento che fece cadere l’aquilone sulla lumaca .Quando si
risvegliò vide tutto colorato, la tartaruga disse: “Aiuto!,Aiuto”. Poi
l’aquilone disse: “Scusa sono atterrato qui di proposito”. La tartaruga si
spaventò e gli disse : “Fammi subito uscire”. L’aquilone la fece uscire e la
tartaruga dopo essere uscita gli disse: “Ma
tu sei tutta rotta!” E la aiutò.
E così tutti capirono che gli amici sono
sempre disponibili.
In una fattoria viveva un grosso cane nero, molto anziano. In
inverno perse tutti i peli. Il cane, di nome Bob, si vergognava e chiese al suo
padrone di comprargli una parrucca. Il padrone andò in paese ed entrò in un
negozio. Era rimasta una sola parrucca rosa e l’acquistò. Bob si mise la
parrucca rosa ed era molto contento perché in paese tutti sorridevano quando lo
incontravano.
C’erano una volta una candela e
una lumaca. La candela era su un tavolo e la lumaca, stanca e infreddolita,
vedendo la candela accesa, ci si mise vicino. Si riscaldò e scappò da vicino a
quella candela perché aveva paura di scottarsi, ma ripensandoci ritornò sul
tavolo vicino alla candela. Si presentarono, ma poco dopo il padrone di casa
spense la candela e la povera lumaca infreddolita rimase sola al buio e al
freddo, quindi pensò a come avrebbe potuto essere riscaldata e illuminata. Il
padrone di casa, vedendo la lumaca disse: “Oh! Povera lumaca. Beh! Riaccendiamo
la candela”.
Riaccesa la candela, la lumaca
e la candela ripresero la loro chiacchierata.
L’UCCELLO E IL CONIGLIO (Matteo Pullerà e Erick Cueva)
C’era una
volta un coniglio di nome Giulio. Un giorno arrivò un uccello di nome Zorba.
Zorba non sapeva volare, così il coniglio gli disse: “Ti aiuterò a volare entro
36 minuti e 48 secondi”. Ma il coniglio si rese conto che non sapeva volare
neanche lui, così pensò: “ Come farò ad aiutarlo se non so volare?” Così il
coniglio e Zorba cominciarono le prime lezioni di volo…… ma cadevano! Alla
fine, l’uccello si esercitò duramente e cominciò a volare, ma il coniglio
pianse perché non riusciva a volare. L’uccello tornò dal coniglio e gli disse:
“ Grazie per avermi aiutato a volare, ti voglio bene!” E volò via insieme al coniglio portandolo tra
le sue zampe. Così vissero felici e contenti.
IL
CONIGLIO E LA TARTARUGA (Jacopo Corsi e Ginevra Flammini)
Un
giorno un coniglio saltava per il bosco. Un uccello volò su di lui ma una
freccia lo colpì e cadde a terra. Il coniglio lo vide e lo portò nella sua
tana, lo medicò e gli disse: “ Vai, vola via con il tuo stormo!”. L’uccello lo ringraziò e
volò via con gli altri uccelli per migrare lontano.
LA
TARTARUGA CAPOVOLTA (Edoardo Mattei e Giordano Minardi)
Grazie maestra Sara per il lavoro che stai facendo. Per noi è vacanza e per te non è vacanza?
RispondiEliminaCiao da Annalisa
CIAO ANNALISA! SI' SONO IN VACANZA ANCHE IO, MA CI TENEVO A PUBBLICARE SUL BLOG IL VOSTRO LAVORO!!! UN ABBRACCIO FORTE FORTE
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